Descrizione
Caratteristiche
E’ una pianta originaria dell’isola Trinidad, nei Caraibi, da cui prende il nome. Ha foglie medio-grandi, può raggiungere un’altezza di 90 cm e produce frutti tondi, grandi anche 6 cm, come delle palline da golf. La maturazione delle sue bacche è tardiva: il loro colore passerà dal verde, all’arancione, sino al rosso, con la loro completa maturazione. Il nome “scorpion” le è stato affibbiato perchè la parte inferiore della bacca è a punta e ricurva, proprio come la coda dello scorpione.
Si potrebbe dire che con l’animale condivida la caratteristica di contenere elevate quantità di una sostanza dolorosa per l’uomo, che nel caso del peperoncino è la capsaicina. Per questo, come per il Carolina Reaper, è bene maneggiare la bacca indossando dei guanti, poichè anche il semplice tocco potrebbe causare irritazioni alle mani e agli occhi, se dopo averlo maneggiato si portano al volto. Il consumo in cucina è consigliabile solo agli amanti del piccante, e lo si può usare con parsimonia come condimento della pasta o mangiato sott’olio.
Consigli per la coltivazione
- Acqua: Innaffiare in maniera costante evitando di sottoporla a periodi di completa siccità alternati da innaffiature improvvise.
- Concime: Utilizzare concimi organici, come letame maturo o compost. Successivamente integrare al concime fosforo, potassio, calcio e magnesio.
- Terreno: Soffice, ricco di sabbia e di sostanza organica.
- Fruttificazione: Cogliere i primi frutti quando sono verdi, ossia prima della maturazione fisiologica. Questo perché la raccolta anticipata stimola la produzione di altri peperoncini.
- Rincalzatura: Consiste nel disporre della terra attorno al fusto, per proteggerla dalle infestanti e per mantenere costante la riserva idrica. Operazione da attuare quando la pianta raggiunge i 40 cm.
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